E’ passato un anno dalla scomparsa di Paolo. Con grande difficoltà abbiamo assorbito o, in verità, stiamo ancora assorbendo la mazzata subita, pesante e dolorosa sotto ogni punto di vista. Mentre tutti noi avvertiamo distintamente il giungere anche alle nostre soglie e con passi tremendi di grandi sconvolgimenti epocali determinati dalle convulsioni della crisi capitalistica mondiale e mentre il nostro soggetto di riferimento – il Carneade-Proletariato Internazionale – ovunque incosciente di sé e della sua Forza si trova ovunque esposto ad essere e rimanere massa di manovra prima che carne di cannone delle varie frazioni e campi di forza borghesi che si affrontano nella mischia capitalistica (e lo vediamo anche nella vicenda della drammatica crisi politico-istituzionale in atto nel nostro paese), mentre tutto ciò “ci è chiaro” procediamo stentatamente …su tutto il resto. Insomma arranchiamo su tutta la linea.
Abbiamo più che mai bisogno di riandare alle ragioni profonde, non contingenti, su cui si fonda la necessità della rivoluzione comunista e l’alternativa storica proletariato vs capitalismo e su cui deve fondarsi l’organizzazione rivoluzionaria e l’orientamento della sua pratica attività.
Pensiamo che lo studio e l’assimilazione dei documenti teorici e di critica politica che qui pubblichiamo sia cosa utile per rispondere a questa necessità basica e che ciò corrisponda ad un bisogno – materiale, concreto – non solo nostro ma ad un bisogno sentito da tanti compagni e militanti della Rivoluzione proletaria attualmente sparsi in molti rivoli diversi.
Fra la ingente mole di scritti che Paolo ha lasciato al movimento verso la Rivoluzione del domani ed al suo Partito abbiamo ritenuto di pubblicare questi quattro testi che erano rivolti alla formazione interna dei compagni (dell’allora O.C.I.), all’indirizzo che si tracciava all’Organizzazione rivoluzionaria per guidarne la lotta politica e pratica rispondendo anche alle domande, i dubbi, le critiche che al suo interno venivano a suscitarsi come è normale che sia dentro un organismo vivo e vitale. Sono documenti datati, anche molto datati ma a nessuno, pensiamo, sfuggirà la loro valenza perfettamente attuale. Sono munizioni messe a disposizione per la lotta politica in atto e per i tempi che ci si parano davanti, ammesso di saperle utilizzare.
Mettiamo in testa ai quattro documenti inediti quello relativo alla questione “della Religione” (e della Chiesa e dei suoi fedeli…) non per scelta eccentrica o bizzarra. Si tratta di significare che lo scontro antagonista proletariato-potere del Kapitale non è un antagonismo rozzamente “economicista” limitato entro il conflitto operaio-padrone e alle sue propaggini politiche, bensì è uno scontro antagonista a 360° che attiene tutti i temi della vita umana: Proletariato-Comunità Umana, Proletariato-Gemeinwesen contro la Dittatura del Capitale. Una massa enorme di sfruttati, di proletari è orientata e “trova rifugio” nella Chiesa, nelle Chiese. Ma le stesse arcate millenarie di questa casa, di questa Chiesa sono attraversate da linee di frattura che ne minacciano la stabilità: anticipato e descritto nel 2005 il duro ed ormai evidente scontro in atto oggi nella Chiesa cattolica (con un’ulteriore “complicazione” che si manifesta data l’attrazione di una massa significativa di sfruttati, di proletari verso l’ala “tradizionalista” della Chiesa stessa)!
In appendice pubblichiamo due brevi, brevissime, introduzioni redatte da Paolo a due “antichi” opuscoli fatti e diffusi nella metà degli anni ‘70 dalla sezione friulana di “Programma comunista” come piccolo, piccolissimo, tributo al rivoluzionario internazionalista che ne ha diretto l’attività. Due brevi testi, ancora una volta così datati, così “antichi”: COSI’ ATTUALI, COSI’ VIVI!
P.S. A beneficio della lettura dei testi qui pubblicati per i più giovani o meno “antichi” compagni: Livio Maitan, di cui è demolita da cima a fondo “l’introduzione a La rivoluzione tradita” di Trotzky da egli redatta nel 1956, è stato un importante dirigente della IV Internazionale cioè il troncone più importante del movimento trotzkista a scala internazionale. 1956: anno del XX° congresso del Pcus, quello della “destalinizzazione” con tanto di beffarda e atroce “riabilitazione” dei capi bolscevichi messi a morte da Stalin negli anni ’30. I “trotzkisti”, toppando del tutto e su tutta la linea, videro in quella revisione una possibile occasione di “rigenerazione” del Partito e dello Stato “operaio degenerato” russi. Per l’autentica valutazione marxista di quell’evento storico, si veda il “ Dialogato coi Morti” di Bordiga.
Nel testo sul “cretinismo
parlamentare…” si fa, fra l’altro,
riferimento e si polemizza con un raggruppamento francese, Combat
Communiste, col quale vi è stato un serrato lavoro
di confronto politico. “Combat” si era formato da
una scissione di Lutte Ouvriere (una delle
più importanti organizzazioni “trotzkiste”
francesi, esterna alla IV Int.) la quale L.O. presenta puntualmente il
proprio candidato premier alle elezioni, ottenendo talvolta risultati
significativi in termini di numero di schede (ad una consultazione
arrivò persino a superare la percentuale dell’allora
PCF) che mai hanno però corrisposto ad un avanzamento di una
reale organizzazione rivoluzionaria. Nel testo si polemizza con la
decisione assunta dai compagni di Combat Communiste
di partecipare “alla rovescia” ad una tornata
elettorale insieme ad un raggruppamento anarchico. Alla rovescia, ossia
facendo “campagna elettorale” per
…l’astensionismo.
28 maggio 2018