Uno studio sistematico sul peso storico dei fattori di razza e nazione, anche in rapporto al moderno movimento proletario, condotto con rigoroso riferimento ai princģpi e alle opere marxiste.
Scritto nel 1953, non allo scopo di dare una spiegazione puramente contingente del problema ma a quello di inquadrarlo nello svolgimento storico dei diversi modi di produzione, fino all'attuale, esso valuta con metodo scientifico l'enorme ricchezza di manifestazioni e di influssi che le questioni di “razza”, i movimenti d'emancipazione nazionale e coloniale e delle minoranze linguistiche, suscitano.
La trama generale, oltre alla premessa che ne dą il quadro, si articola nelle tre parti seguenti:
La prima riprende L'origine della famiglia, della proprietą privata e dello Stato e la sua analisi sui rapporti fra riproduzione della specie ed organizzazione economica, con una sezione dedicata al problema della sovrastruttura linguistica in contrapposizione alle tesi elaborate da Stalin; la seconda esamina il peso del fattore nazionale nelle diverse epoche storiche: antichitą, feudalesimo, tempi moderni; la terza le rivendicazioni relative al processo di sistemazione nazionale e razziale nelle rivoluzioni borghesi, la considerazione marxista di esse sia in teoria che dal punto di vista politico, con attenzione particolare alla Polonia e alle guerre del periodo 1848–1870 in Europa. Termina con l'irredentismo italiano e la «questione di Trieste» riproposta negli anni seguenti la seconda guerra mondiale.
L'appendice completa il discorso con articoli specifici su Trieste e sulla questione nazionale e coloniale, precedenti lo studio pił ampio e articolato.