nucleo comunista internazionalista
riceviamo e pubblichiamo/segnalazioni



ANCORA SUL RIFORMISMO SOVRANISTA

Riceviamo e pubblichiamo questo contributo di un compagno in merito al volantino di convocazione della manifestazione dell'U.S.B. del 16 giugno a seguito dell'assassinio di un immigrato sindacalista dell'U.S.B.

Le posizioni qui espresse sono sulla stessa linea di quelle che si possono trovare nel nostro articolo “...L'U.S.B. ringrazia il Presidente della Camera per l’attenzione dimostrata !".

23 giugno 2018






IL RIFORMISMO SOVRANISTA


Il riformismo sovranista, anche quando viene cucinato in salsa sindacale, è una pietanza indigesta e il volantino della USB di convocazione della manifestazione del 16 giugno ne è un esempio didatticamente significativo. E' uno dei tanti tasselli in cui si sviluppa il tentativo, per buona parte riuscito, di indirizzare la potenzialità della classe operaia e degli strati sociali colpiti dalla crisi verso obiettivi fuorvianti, compatibili con le esigenze e gli interessi dei padroni (italiani). Fallimentare sul piano generale dove il risultato ottenuto è stato la sedimentazione di un fronte qualunquista/reazionario base di un governo liberalista, fallimentare anche sul piano sindacale dove, ragione e necessità, imporrebbe l'unità delle lotte e della classe che viene ulteriormente divisa dall'inserimento nel dibattito di una opzione politica attorno alla quale si pretende di unificare il movimento.

La manifestazione era prevista da tempo ma l'omicidio di Soumayla Sacko (militante della stessa USB) gli dà sicuramente un valore aggiunto e una risonanza che va ben oltre la capacità di mobilitazione e di aggregazione di chi l'ha promossa. Il richiamo al lavoro degli immigrati clandestini è quindi doveroso. Da un sindacato mi aspetterei un minimo di analisi sui settori produttivi in cui ormai la mano d'opera illegale, clandestina in nero super sfruttata è diventata parte determinante del processo produttivo. Una denuncia degli agenti attivi nel settore. Delle imprese e dei capitali investiti, delle industrie di trasformazione dei prodotti agricoli che lucrano a monte dell'intero processo. Mi aspetterei la denuncia delle complicità fra l'apparato politico amministrativo poliziesco con la delinquenza mafiosa che gestisce la mano d'opera, mi aspetterei la richiesta forte del diritto di soggiorno e la legalizzazione di chiunque lavori in Italia. Insomma mi aspetterei una serie di indicazioni concrete che incidano nella contraddizione fra i lavoratori e i loro sfruttatori. Nulla di tutto questo. Per i sindacalisti della USB "Queste condizioni di sfruttamento inumane ed assolutamente lontane anche da una semplice parvenza di legalità sono il frutto di accordi e scelte politiche che il nostro paese condivide con l’UE, di quei vincoli, come i Trattati di Dublino, che consentono agli altri Paesi europei di disinteressarsi del problema migranti." Insomma se esiste lo sfruttamento nell'agricoltura (e in tanti altri settori produttivi) la colpa è dei … trattati di Dublino. Traducendo in linguaggio comprensibile per un vecchio comunista. Poiché i migranti sono tanti e gli altri non li vogliono (e di Salvini che li buttava a mare fin'ora non ce ne sono stati) è naturale che i (poveri) padroni italiani se ne approfittino, pardon, siano costretti a pagarli poco o niente e a farli vivere come bestie. Soluzione: più soldi dalla UE e onesta distribuzione degli stessi all'intera filiera. Del resto la parola d'ordine sulla quale la manifestazione è convocata è chiara. Rompere i vincoli UE per combattere le disuguaglianze sociali.

Il che vuol dire varie cose. Che le diseguaglianze sociali dipendono dai vincoli della UE. Che la contraddizione principale è tra l'intera società contro la UE. Che in fondo i braccianti agricoli, i lavoratori della logistica, i tessili e via discorrendo (compresi quelli italiani) devono fare fronte comune coi loro padroncini e caporali per chiedere al governo la possibilità di sforare il deficit, magari proteggere con dazi i nostri prodotti e garantire al capitale nostrano quei livelli di profitto che gli permettano di essere generosi coi loro operai. Il resto del volantino è tutto dentro questa logica. Sul governo le poche parole vanno nel senso di una ricerca di confronto e dialogo. L'intera impostazione dà l'impressione che ci sia ancora Renzi al governo e non un governo di destra liberista con un programma che va proprio nella direzione di aumentare le disuguaglianze sociali. Si arriva a scrivere perle surreali come " Per questo consideriamo l’annunciata opposizione del Pd e dei sindacati confederali una vergognosa difesa delle scelte del passato e dei diktat dell’UE." Due stupidaggini messe assieme. La prima che è "vergognoso" opporsi a questo governo. La seconda è che chi lo fa, lo fa eterodiretto dal PD e dalla UE (siamo al grillismo di sinistra). O come "Alcuni di questi temi compaiono nel Contratto di Governo, altri come il dramma degli alloggi sono invece completamente assenti. " Completamente assenti? Leggete bene il programma: il dramma degli alloggi verrà risolto con la cacciata degli abusivi che occupano le proprietà pubbliche e private. Per cui fare una manifestazione "per vincolare il nuovo governo al rispetto degli impegni presi" a me pare solo una manifestazione a sostegno dello stesso governo, frutto della insanabile contraddizione di chi si ritrova nelle stanze del potere gli stessi con cui si è trovato assieme in questi anni a condividere le stesse ideologie e le stesse soluzioni politiche. Al limite una mistificazione della realtà visto che “gli impegni presi” sono tutti scritti nel contratto e non vanno affatto nella direzione di una politica sociale sia pure riformista. Scendere in piazza per rivendicare l'applicazione di quel contratto, può andare bene a Cremaschi che fino a ieri faceva il consulente dei grillini, dubito che possa andare bene ai lavoratori che il nemico lo riconoscono a naso. Io non milito in nessuna organizzazione per cui non mi pongo il problema di andare o non andare a questo raduno. Penso che, se si è in grado di vincere lo scontro di piazza con parole d'ordine diverse e capaci di smascherare l'inciucio sovranista, ci si deve andare. Per isolare e ridurre al silenzio i promotori. Se no facciamo altro che è meglio.

Mario Gangarossa


USB programma – http://www.usb.it/index.php?id=1132&tx_ttnews[tt_news]=102925&cHash=b98630024b