Sulla recente lotta dei lavoratori Air France non possiamo che essere completamente dalla parte di chi si è mosso per contrastare l’attacco (questo sì totalmente violento!) alle proprie condizioni di lavoro e di vita.
Da una certa stampa di “estrema sinistra”, i fatti sono stati prontamente utilizzati in chiave nostrana, per lanciare precisi ammonimenti a non colpire e indebolire il sindacato – “altrimenti i lavoratori diventano cattivi come in Francia!” –, evidenziandone così il sostanziale ruolo di ammortizzatore sociale.
Quanto ai sindacati confederali, abbiamo assistito – come al solito – ad una immediata presa di distanza in nome dell’avversione a qualsiasi forma di violenza. Landini, ad esempio, si è detto pronto – se necessario – anche ad occupare le fabbriche, ma con metodi ... assolutamente pacifici e democratici.
Nel breve commento che riportiamo, un ex delegato
sindacale descrive con estrema lucidità quale sia l’efficacia delle azioni sindacali intraprese su tali
basi.
14 ottobre 2015
Servirà a poco e magari a
nulla, tuttavia non si può che restare entusiasti alla vista di una lotta come si deve.
Come ex delegato sindacale e penso piuttosto informato sulle lotte in Italia ho sempre visto con un misto di delusione e sconcerto le azioni che vengono effettuate in Italia.
Ricordo migliaia di vertenze di fabbriche in chiusura o in svendita consistenti in alcuni lenzuoli disegnati a bomboletta,
bare di cartone con cartelli R.I.P dell’azienda di turno e l’attesa ossessiva e salvifica di qualche telecamera
in cui ragliare i propri problemi: l’università dei figli, il mutuo, la mamma ammalata e via di questo passo come se
a personaggi come Berlusconi, Tremonti, Fornero, Monti, Renzi o Poletti fregasse qualcosa di loro e dei loro problemi.
Non parliamo poi del caso analogo ad Airfrance dell’Alitalia dove i lavoratori si sono consegnati alla roulette russa degli esuberi in modo docile e rassegnato.
Di sicuro in Italia la linea di asservimento e viltà generalizzata porta a cercare risultati per vie traverse
senza mai arrivare a lotte serie e ad azioni che sempre e comunque: "Ti portano dalla parte del torto",
davvero stupefacente che non si capisca che dalla parte del torto ci si sia già perché deboli, lavoratori e non padrinati da qualche potente.
Ho sentito i sindacalisti de noantri stigmatizzare le violenze e gli estremismi dei lavoratori che almeno dimostrano di avere qualcosa nelle vene.
Ora in Italia persino il Contratto Collettivo di Lavoro è a rischio e verrà sostituito dal Salario Minimo,
vale a dire dalla Miseria Massima, vedremo la reazione della Classe Lavoratrice, chissà magari si arriverà a una petizione a Mattarella
o ci si sdraierà di fronte alla Camera dei Deputati in attesa delle tv che pianteranno l’ultimo chiodo sulla bara dei lavoratori.
(Comedonchisciotte, Martedì 6 ottobre 2015)