La campagna militar-vaccinale procede a tappe forzate. Il governo italiano primo, e se non ci sbagliamo unico al momento caso al mondo, ha decretato l’obbligo di vaccinazione cioè la militarizzazione dei lavoratori del settore sanitario dando una indubbia dimostrazione di forza. Grazie all’altrettanto indubbio consenso politico-sociale che sorregge la campagna militar-vaccinale e sfruttando la condizione attuale di totale smarrimento ed impotenza della classe lavoratrice italiana.
Le operazioni procedono seppur incappando in una serie di contrattempi che ne rallentano il ritmo. Stranamente scaturiti principalmente dalle “complicazioni” registrate sul campo (sul corpo degli esseri umani) relative, a quanto pare, ad un solo particolare tipo di vaccino, quello anglo-svedese di Astra Zeneca. A cui nel frattempo hanno pensato bene di cambiare nome per motivi di marketing. Stranamente, perché proprio questo vaccino risulta “miracoloso” (parola chiave usata ripetutamente da virologi ed esperti vari che accettiamo e adopereremo anche noi) in Gran Bretagna dove, così ci dicono, la malattia Covid 19 è in via di drastico contenimento. Assai meno “miracolosa” invece la serie di “effetti collaterali” alla sua somministrazione in Europa continentale. Misteri… “della scienza”.
In proposito ci ha colpito il paragone fatto dall’ineffabile Alessandro Sallusti fra le vittime degli “effetti collaterali” di questa immensa sperimentazione di massa in atto ed i soldati alleati falciati “da fuoco amico durante lo sbarco in Normandia: mica per questo si è fermata allora l’operazione di liberazione dal Male”! Già (e voi, cari lettori, sapete della posizione “scandalosa” – scandalosamente rivoluzionaria – della nostra corrente storica in merito alla seconda guerra mondiale, imperialista da ambo i lati e in particolare il giudizio sugli alleati cosiddetti “nostri liberatori”). Ma lasciamo il “fuoco amico” di Sallusti che è solo una rotellina, un soldatino del generale sistema dei media mainstream impegnato a spingere furiosamente affinché la campagna militar-vaccinale “di liberazione dal male” vada avanti ad ogni costo e a fare, democraticamente, terra bruciata attorno a chiunque osi e si azzardi sollevare la minima obiezione sul senso dell’operazione. Come il fuoco dell’artiglieria prepara ed apre la strada alle fanterie. Il martellamento è sistematico, 24 ore al giorno per tutti i santi giorni: emblematico l’episodio del Bruno Vespa nazionale che dal suo salotto televisivo azzanna letteralmente un malcapitato dott. Mariano Amici reo di tentare di esprimere un timido dissenso sull’obbligatorietà vaccinale. Gli si toglie la parola, gli si augura la radiazione dall’Ordine dei medici… Regola di guerra applicata: colpirne uno per educarne cento!
In una prima fase, del “miracoloso” vaccino anglo-svedese se ne “suggeriva l’utilizzo prudenziale” alle persone dai 18 ai 55 anni per ribaltare oggi – contrordine scienziati! – il “suggerimento”: buono solo per gli over 55 (o 60 a seconda degli Stati, salvo quelli che ne hanno sospeso del tutto l’utilizzo… per il momento, domani: chi vivrà vedrà è proprio il caso di dire). Ma non è solo e non è tanto questo balletto fatto sulla pelle della gente e alla faccia della salute pubblica che ci fa qualificare come sperimentazione di massa di cui siamo cavie, di cui l’essere umano è cavia, la terapia capitalistica-vaccinazione di massa in corso.
In corso certamente a furor di Scienza (asservita al Capitale, se ci è ancora consentito di dirlo senza essere segnalati come terroristi o favoreggiatori del terrorismo, vedi tweet del noto Prof. Bassetti che riproduciamo. E comunque in ogni caso continueremo a dirlo e ricordarlo ai tanti smemorati). A furor di Stato (borghese e macchina al servizio del capitale-collettivo, surroga di una reale comunità umana, idem come sopra). A furor di Popolo (sinistra moderata e sardinizzata, “antagonista” e mummificata come truppa di complemento e supporto all’operazione). L’autorità massima della Chiesa, il Papa, a benedirla.
Noi non neghiamo i “miracolosi” effetti immediati dei ritrovati messi a disposizione della società, frutto della potenza formidabile e sinistra della Scienza asservita al Capitale, in fatto di abbattimento dei sintomi gravi della malattia, dunque la drastica riduzione di ospedalizzazioni e decessi. Non neghiamo alla medicina di classe, alla medicina del Capitale di riuscire prodigiosamente a “rabberciare l’uomo scassato dalla vita che è costretto a condurre” (per usare le parole del testo Marxismo e scienza borghese che abbiamo appena ripubblicato) e di provvedere così, curando e rimettendo in sesto la carcassa-uomo, alla necessità prioritaria e basilare di questa società che è la salute della macchina produttiva di plusvalore da cui tutta la baracca-galera società capitalistica dipende, detto nella nostra lingua. La stessa cosa detta nella lingua di Confindustria: “il contesto e la velocità della ripresa saranno condizionate dall’evoluzione della pandemia e dai risultati tangibili delle campagne di immunizzazione in corso” (Anna Mareschi Danieli, capo dell’omonima multinazionale italiana della siderurgia). Confindustria che mette a disposizione gli spazi delle sue fabbriche per procedere al ritmo necessario alla vaccinazione di massa, così come il Papa le sue parrocchie.
Ammesso anche (e non concesso: vedi lo scritto di Gilad Atzmon, voce ebraica dissenziente e perciò bandita dal mainstream, che qui sotto riportiamo sugli esiti sanitari della campagna di vaccinazione di massa di cui lo Stato di Israele è “miracoloso” campione esemplare – Israele “laboratorio del mondo” secondo la definizione dello stesso Albert Bourla capo di Pfizer-BioNTech – e sulle conseguenze sociali da essa innescata cioè l’ossessiva spirale di controllo, di isteria e discriminazione verso “i renitenti”, di ulteriore carico di oppressione esercitato sulla società) ammesso anche il “miracoloso” esito immediato, resta il fatto che nessuno sa degli effetti a medio-lungo termine della immensa e spaventosa sperimentazione di massa in atto.
Qualcuno, più di qualcuno fra la stessa
“comunità scientifica”
(“comunità”??? non ne esiste
alcuna! come abbiamo già detto in una precedente
nota, nemmeno al livello borghese di collaborazione
e ricerca comune fra le teste-proprietà privata dei
ricercatori e scienziati del mondo, nulla cambiando
che il lavoro-scienza contenuto dentro i loro crani e cervelli
individuali sia al servizio della proprietà
privata-azienda multinazionale o della proprietà
privata-Stato capitale collettivo simulacro e surroga di una
reale comunità umana) si leva per avvertire dei gravissimi
rischi che incombono sulla intera popolazione mondiale conseguenti a
questa sperimentazione di massa. (Diamo qui conto di una di queste
voci, quella del ricercatore e virologo Geert Van den Bossche:
http://vocidallestero.blogspot.com/2021/03/perche-la-vaccinazione-di-massa-in.html
per il carattere accorato, drammatico e quasi disperato del
suo appello lanciato il 6 marzo “a tutte le
autorità, scienziati ed esperti di tutto il mondo e
all’intera popolazione mondiale”)
Ma il monito accorato e disperato di questi ricercatori, messi ai margini e silenziati dalla scienza ufficiale strumento del Moloch-Capitale, cade nel vuoto. Perfettamente ignorato dalle Istituzioni a cui si appella. Una potenza enorme e concentrata di capitale sta attualmente lavorando attorno a qualcosa come oltre 260 vaccini contro il Sars-Cov-2 in fase di sperimentazione ed in attesa di autorizzazione per essere messi sul mercato per “curare” l’Uomo dalla malattia. Essa, potenza concentrata, impone il ritorno in termini di profitti del capitale investito. Essa detta ai governi le priorità e la necessità di campagne di vaccinazione di massa in serie che ci si prospettano in nome della salute pubblica. Essa emargina e silenzia ogni voce dissenziente o solo dubbiosa, piega e spazza via ogni resistenza. Ne sa qualcosa il popolo africano di Tanzania (si vedano in proposito i resoconti del medico padovano Leopoldo Salmaso che in quel paese opera, e ci si pensi bene prima di irridere ai metodi certamente primitivi fatti utilizzare contro la malattia Covid 19 dal presidente John Magafui, guarda caso scomparso recentemente. Strenuo oppositore della vaccinazione di massa e quindi finito dritto nel mirino del Moloch e delle sue maledette incarnazioni, ivi comprese la selva delle organizzazioni “filantropiche” e “non governative” di cui si ammanta l’imperialismo democratico). E il popolo di Tanzania non è il solo in Africa a non accettare il ruolo di cavia delle sperimentazioni delle Super-aziende e della Scienza asservita ai loro fatturati, che si gonfiano tanto più si diffondono le malattie. Qui a fianco un paio di eloquenti illustrazioni dal Senegal.
Come, chi, quale Forza opposta e contraria può fermare la infernale spirale dell’enorme concentrazione di capitale che è in opera per “curare” l’Uomo nell’unico modo per essa concepibile e possibile cioè imbottendolo dei suoi prodigiosi ritrovati? Solo un movimento sociale di massa e rivoluzionario può fermarla. Oggettivamente rivoluzionario in quanto si trova a cozzare contro quella infernale concentrazione di forza, e a dover cercare di infrangerla. Qualsiasi sia il livello di “coscienza”, deforme o addirittura ribaltata, che gli esseri umani impegnati nella lotta abbiamo, in partenza, della stessa. Della sua portata, dei suoi scopi.
Una lotta di liberazione umana e di classe che comincia e passa dall’opposizione alla vaccinazione obbligatoria, dalla lotta contro l’introduzione dei “passaporti vaccinali” cioè contro ogni discriminazione verso chi, e sono in tanti persino nello Stato-modello Israele, rifiuta di porgere il braccio a questa sperimentazione che si svolge a scala planetaria. Come a scala planetaria si presenta il piano della rivolta umana e di classe che già matura, e che noi intravvediamo dietro le dimostrazioni di massa inglesi, francesi, olandesi, tedesche. Dietro il salutare pesce d’aprile tirato ai (e a loro volta dai) 2000 ragazzi di Bruxelles il cui gesto spontaneo e collettivo (il gesto semplice di godere insieme del sole nel parco cittadino) è stato un collettivo atto politico dettato dall’istinto umano e niente affatto un demente aperitiv-party di una masnada di individui scapestrati che se ne sbattono della salute pubblica. Basta (basterebbe) ascoltare le interviste estremamente mature di molti di questi ragazzi, bollati invece come “irresponsabili” dall’isteria, aizzata dal potere, dell’opinione pubblica benpensante, mummie sinistrorse in prima fila a rivendicare la repressione del gesto spontaneo e collettivo (una ragazza travolta dai gendarmi a cavallo finita all’ospedale in condizioni serie).
Se una guerra non viene prima (Ucraina/Donbass?) a terremotare il quadro politico e sociale europeo, il movimento di rivolta sociale che matura in tutta l’Europa irromperà sulla scena, fra la costernazione e l’orrore dei governanti, della massa benpensante e delle mummie “di sinistra” persino di quella “antagonista”. E uno dei temi centrali attorno al quale si ingaggerà, a livello di massa, la lotta sarà proprio la questione della vaccinazione e del controllo, della discriminazione sociale da essa implicata e indotta.
La questione è, e rimarrà centrale nello scontro politico-sociale poiché il rischio, anzi l’esito sicuro a cui porta la terapia capitalistica-vaccinazione di massa è quello trattare gli esseri umani esattamente come i polli colpiti dalla malattia di Marek. Gli allevamenti di polli sono periodicamente colpiti da epidemie che vengono curate da vaccini che proteggono sì dalla malattia ma non la trasmissione del virus che si trasforma e diventa sempre più aggressivo e pericoloso e a cui si risponde con rinnovate somministrazioni di altri vaccini: l’umanità trattata come i polli di Marek, tale è il futuro che ci prospetta questo sistema sociale! Una umanità che per essere “in salute” deve essere imbottita fin dalla più tenera età dai “miracolosi” ritrovati della Scienza borghese. Nel laboratorio-Italia si è già passati dal 2017, da 4 a 10 vaccini obbligatori ed altri, di obbligatori, senz’altro se ne prospettano. Abbiamo data illustrazione sulle pagine di questo sito del fatto che la macchina Big Pharma sia alacremente al lavoro per testare nuovi “miracolosi” ritrovati su migliaia di bambini, anche sui neonati.
E’ sicuro – già annunciato dai governanti britannici e israeliani (proprio i due paesi modello della “miracolosa” terapia capitalistica-vaccinazione di massa) – che passata la somministrazione alla popolazione delle dosi della prima campagna, si dovrà procedere ad altri ulteriori e sistematici “richiami”. In uno scenario da permanent pandemic, come prevedono quelli di Bloomberg, dove occorrerà vaccinare in massa anche ragazzi e bambini: “Quella divulgata da Pfizer, con la prospettiva di un vaccino per gli adolescenti, è sicuramente un’ottima notizia perché potrebbe accelerare il ritorno alla normalità nelle scuole e si spera che la campagna vaccinale possa coinvolgere i ragazzi già a partire dall’inizio del prossimo anno scolastico” scrive trionfante il Corriere della Sera (1/4/2021) lo stesso giorno in cui è stata decretata dal governo italiano la militarizzazione dei lavoratori settore sanitario, di cui adesso diremo.
“Ritorno alla normalità”: la loro terrificante normalità. Nossignori, non ci sarà alcun ritorno “alla normalità”!
Una certa “critica radicale” da strapazzo, largamente prevalente nell’attuale movimento di classe, presume di contestare il sistema presente imputando ad esso, sistema capitalistico, di non essere in grado di procedere ad “una vera vaccinazione”, di privilegiare nella distribuzione delle dosi i paesi ricchi a discapito di quelli poveri, oltre alla facile e scontata denuncia delle malversazioni e speculazioni fatte dalla proprietà privata nella sua forma individuale (il borghese che vende le azioni Pfizer ricavandoci una montagna di quattrini, e le infinite altre storie di porci) o nella sua forma di azienda privata (critica comune a tutti i populismi, specie a quello della destra sociale): “La natura capitalistica della società ostacola ogni passo della vaccinazione” come dicono i “trotzkisti” del PCL; “universal & free vaccines” come rivendicano gli anarchici di Amburgo (1) marciando in corteo “contro il governo” (quando il governo tedesco, al pari di tutti gli altri, non ha alcuna intenzione… “di lesinare”, anzi tutto il contrario!).
Ebbene, una tale “critica radicale” non solo è spuntata ma è fasulla, falsa: la macchina capitalistica ve ne darà fin sopra la testa di vaccini! Moltiplicherà in Europa e in tutto il mondo gli impianti produttivi tipo quello di Puurs nelle Fiandre della Pfizer-BioNTech dove 3.100 salariati lavorano alternandosi 24 ore su 24 e sette giorni su sette. Il capitalismo và a nozze quando ha un mercato sterminato da soddisfare, altroché “ostacola ogni passo della vaccinazione”. Oltre il mercato “soddisfa” anche la necessità di cura degli esseri umani? Certo che sì, ma la soddisfa sfornando in quantità immensa la sua merce-medicina in grado, ancora sì, di effettivamente curare gli esseri umani esattamente alla maniera dei polli di Marek di cui abbiamo detto. Questo è il punto essenziale di una reale critica rivoluzionaria, del tutto eluso dalla critica volgare e fasulla cosiddetta “di classe” che non attacca la radice anti-umana del presente sistema sociale, quindi della sua Scienza di classe, della sua medicina di classe ma si appunta sui (numerosi ed evidenti) difetti di gestione di un sistema che andrebbe corretto, raddrizzato, “popolarizzato” e non invece ribaltato e distrutto.
Inoltre, seguendo la logica di questa fasulla “critica radicale”, occorrerebbe mettere fra “gli ostacoli ad ogni passo della vaccinazione” anche tutti quegli esseri umani (“deplorevoli” come dicono i democratic snakes in America, e sul Washington Post recentemente si è scritto che andrebbero trattati, tali “deplorevoli” che rifiutano questa vaccinazione, come vero e proprio nemico terrorista interno) che si oppongono a questa sperimentazione di massa e al futuro nero da permaent pandemic che ci si prospetta. Occorrerebbe in particolare mettere fra “gli ostacoli” quella massa di lavoratori della sanità (non proprio così irrisoria come la propaganda di regime vuole far credere) che si ostina “irresponsabilmente” a rifiutare questi vaccini (questi vaccini, non rifiuto del “principio del vaccino” in generale; non, poniamo, il vaccino contro il tetano che i lavoratori edili debbono giustamente fare e contro il quale obbligo nessuno ha, ovviamente, nulla da obiettare). Occorrerebbe ancora e in coerenza con la logica fasulla prevalente nel campo “antagonista” accordarsi alla canea borghese che si scaglia contro questi lavoratori “renitenti” (“vigliacchi”, “imboscati” secondo uno dei virologi più telegenici, tal dott. Pregliasco), accodarsi all’Unione sacra “di tutti” nella “guerra contro il Covid”, accodarsi alla decisione governativa di militarizzare i lavoratori della sanità e accodarsi vuol dire NON chiamare alla mobilitazione e alla lotta contro questo gravissimo (per tutta la classe lavoratrice) atto di forza a cui la borghesia italiana ha ritenuto di ricorrere.
L’imbarazzo è enorme.
Prendiamo il caso – esemplare di tale imbarazzo – della prima risposta al decreto di militarizzazione data dall’USB il più rappresentativo dei sindacati di base e di classe. Esemplare di una formale contrarietà, di una falsa e viscida “opposizione” ad esso.
Prima di venire al punto occorre dire che il decreto di militarizzazione del settore sanitario è coerentemente sostenuto da tutte le Istituzioni sociali portanti dello Stato borghese. Confidustria, Sindacati “ufficiali” di Stato, Chiesa ecc. dall’interno delle quali molte voci lo giudicano semmai ancora troppo blando, lasciando fra le sue maglie troppe “scappatoie” giuridico-legali a quei lavoratori che perseverassero nel rifiuto vaccinale. Notevole una di queste. Dice il presidente della Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri: “Le procedure previste dalla norma per l’obbligo vaccinale degli operatori sanitari non ne garantiscono l’applicabilità. Serve semplificare il sistema per renderla efficace. E’ necessario essere molto più chiari anche se più duri, con provvedimenti più forti. Non escluderei il licenziamento”. Notevole perché costui è lungimirante: “Nel futuro ci potrebbero essere altre emergenze, meglio provare ad articolare una norma chiara in cui si dice che per fare assistenza bisogna essere vaccinati”. (Cfr. Il Manifesto, 2/4/21) Infatti nel paese “laboratorio del mondo” cioè nello Stato di Israele il ministro della salute, Yuli Edelstein, ha già indicato la strada dell’obbligo vaccinale non solo per gli operatori sanitari: ”Un insegnante che non è vaccinato, egli ha detto, minaccia la sicurezza degli studenti e costituisce un abuso di potere”! (Cfr. Il Sole/24 Ore, 16.2.21) E quando parlano i ministri dello Stato di Israele, “laboratorio del mondo”, bisogna aprire bene le orecchie e drizzare le antenne.
Veniamo all’esemplare documento dell’USB datato 1 aprile e titolato: “L’obbligo vaccinale per il personale sanitario è l’arma di distrazione di massa di una campagna vaccinale fallimentare” (“fallimentare”: il governo, il commissario speciale incaricato Gen. Figliuolo incapaci di fare il loro mestiere, di non riuscire a mantenere la loro stessa tabella di marcia. Allo stesso modo che nelle crisi aziendali si “accusa” il padrone di non saper fare il suo mestiere, non si investe non si “innova” come si dovrebbe ecc. ecc.) Ricopiamo le prime, subdole, righe in cui è detto tutto:
“Il vaccino è uno dei più importanti strumenti di sanità pubblica conosciuti. E’ una forma di tutela collettiva della salute attraverso la quale tutti ci prendiamo cura di tutti, a cominciare dai più fragili e da coloro che vorrebbero ma non possono vaccinarsi. Una rara forma di solidarietà in un mare di sfrenato individualismo. Per questo motivo riteniamo sia giusto vaccinarsi e a maggior ragione dovrebbero farlo tutti coloro i quali svolgono, a vario titolo, professioni di cura”.
Ora, se le cose stessero come così descritte dall’USB non ci sarebbe da parte nostra e quel che conta da parte di nessun lavoratore nessunissima contrarietà alla vaccinazione (e giusto sarebbe l’obbligo), per la tutela della propria individuale salute e di quella collettiva. C’è forse qualche contrarietà e opposizione all’obbligo di vaccinazione anti-tetano, per ripetere l’esempio che abbiamo fatto? Ma qui, cari compagni, si tratta d’altro come ben sapete e fingete di non capire. Si tratta di una sperimentazione di massa, non “del vaccino più importante strumento...” in generale, bensì di questi vaccini e della sorte da polli di Marek che ci attende secondo la follia capitalistica che detta le operazioni.
In queste subdole righe il sindacato di base e di classe USB indica e taccia indirettamente, subdolamente appunto, i lavoratori “renitenti” come branco di “sfrenati individualisti” che se ne infischiano della salute pubblica. Una accusa infame (e falsa) in linea con la canea borghese scatenata contro i nuovi untori, senza peraltro avere il fegato (e lo stomaco) di dirlo apertamente alla Pregliasco, vedi sopra.
Se le cose stessero effettivamente come descritte, l’USB dovrebbe per coerenza sostenere il decreto governativo. Oh! certo in assai sgradita e sgradevole compagnia di industriali, sindacalisti di stato e di tutto il resto. Invece maschera il sostanziale appoggio dietro una formale contrarietà basata sul fatto che esso “è dannoso e controproducente… apre la strada a contenzioni legali per i quali gli avvocati già si sfregano le mani”. In pratica gli stessi argomenti di “critica” svolti dal Presidente degli Ordini dei medici sopra citato che domanda norme ancora più restrittive anche in previsione di “altre emergenze” a cui si farà fronte procedendo alla militarizzazione di altri settori del mondo del lavoro. Difatti fra gli argomenti di volgare e demagogica “critica” portati dall’USB vi è “la disparità di trattamento con coloro, politici, giornalisti, imprenditori, per i quali la sola mascherina appare una atto di ‘dittatura sanitaria’ e che con i loro sconsiderati, quanto tollerati, comportamenti sono stati causa, vuoi per comizio vuoi per festa in Costa Smeralda, di veri e propri focolai senza per questo aver ricevuto nessuna sanzione”. Della serie: “fatelo anche agli altri”, militarizzate allora anche altri settori, e soprattutto il concetto di fondo: Stato intervieni, reprimi, sanziona chi procura potenziali focolai. Facendo finta di non sapere che per lo Stato borghese non sono pericolosi i potenziali focolai delle Coste Smeralde dei borghesi, ma “i focolai” delle piazze che devono rimanere sgombre e vuote di lotta e opposizione proletaria, vuote di esseri umani che rifiutano di essere trattati come i polli di Marek: “il focolaio” dei 2000 ragazzi del parco di Bruxelles! Stato borghese provvedi, intervieni, bastona, reprimi… (diciamo, a caso, del “focolaio” di Bruxelles per non dire del primo e del sino ad ora più grande e infuocato “focolaio”: quello delle piazze americane dopo George Floyd).
Una opposizione al decreto di militarizzazione per non essere vuota e falsa espressione di “contrarietà” non può che raccogliersi attorno alla parola d’ordine NO! ALL’OBBLIGO VACCINALE e di conseguenza NO! ALLE MISURE DISCRIMINATORIE VERSO CHI RIFIUTA QUESTA VACCINAZIONE DI MASSA (cosa che accuratamente si guarda bene dall’evocare il documento “di contrarietà” dell’USB).
Un sindacato e una organizzazione di classe qualora anche ritenga giustificata l’attuale campagna vaccinale (“il meno peggio” come abbiamo letto) ed anche dando l’indicazione di vaccinazione ai lavoratori potrebbe comunque fare propria la lotta contro il decreto di militarizzazione del settore sanitario e dunque il NO! ALL’OBBLIGO VACCINALE se non altro per prevenire, finché si è ancora in tempo, la divisione nelle fila della classe lavoratrice, la falsa contrapposizione fra lavoratori indotta: vaccinati vs. non vaccinati. E potrebbe e dovrebbe farlo sapendo che questo decreto emanato contro i lavoratori “renitenti” del settore sanitario apre la strada, nelle intenzioni della borghesia, alla militarizzazione di altri settori del mondo del lavoro, oltreché della militarizzazione sulla società intera. E’ un decreto che va respinto in quanto diretto contro l’insieme del lavoro salariato, contro tutta la classe lavoratrice italiana. Potrebbe…
Giunti a questo punto, siamo alle solite: voi, pazzi e fuori di testa degni da TSO del Nucleo, che cosa sapete dire “di concreto”, cosa fare allora contro la malattia che riempie le terapie d’urgenza e provoca la morte di centinaia di persone ogni giorno?
Intanto, potremmo dire, cosa NON fare data l’ormai acclarata “insufficienza” per non dire dannosità dei “protocolli” sino ad ora seguiti per fronteggiare la malattia ossia il famigerato metodo “tachipirina e vigile attesa” (e qui si apre la questione delle responsabilità di chi – più che di chi personalmente del sistema generale – ha promosso e testardamente difeso questa “terapia di base” e tutto il resto che sta emergendo, questione che nessun Tribunale dello Stato borghese potrà sciogliere ma che un movimento sociale e rivoluzionario deve porre fra gli obiettivi di lotta). Potremmo dire e diciamo della cura immediata e domiciliare che si tratta di promuovere, estendere ed organizzare, dati gli ottimi risultati ottenuti grazie all’attuazione di questo metodo di cura attuati già ora spontaneamente da centinaia di medici fuori dai canali della medicina ufficiale di Stato.
In verità – pazzi per pazzi lo diciamo – la soluzione “al problema concreto” che istintivamente sentiamo come più efficace, anche dal punto di vista “sanitario” cioè della salute, dell’equilibrio psico-fisico tanto dell’individuo che della collettività, l’abbiamo vista applicata, per meglio dire: l’abbiamo “sentita”, sulle piazze francesi che mai si sono svuotate dalla protesta anti-governativa. Abbiamo sentito cantare e visto danzare (in particolare tante donne) un motivo bellissimo che dice: “danser, chanter, respirer, rire… encore”. Per dire del bisogno umano di comunità e di comunità di lotta contro un governo infame, contro un sistema infame e mostruoso. E la partecipazione ad una comunità di lotta, vince la depressione, dona rinnovata energia fisica e morale, rigenera l’equilibrio psico-fisico del singolo e della massa partecipe, ne rafforza – noi istintivamente crediamo – le difese immunitarie.
Danser, chanter, respirer, rire et lutter… encore. Che sia proprio questa la concreta medicina più efficace contro la malattia? Fra lo sgomento dei benpensanti e delle mummie.
11 aprile 2021
Note
Non vogliamo confondere questo tipo di anarchici con i compagni anarchici che forse più e meglio di ogni altro hanno a nostro avviso individuato il carattere generale, totale dello scontro in atto che noi diciamo essere “per la vita o per la morte” ci riferiamo ai compagni di “il rovescio info”. Cfr in particolare il loro documento “l’affare Covid. Tra emergenza spettacolare ed epidemia dolosa”. Questi compagni fra l’altro non esistano a mettere il dito nella piaga cioè a denunciare le “incongruenze” di molti settori dell’attuale “movimento antagonista”. “Incongruenze” evidenti tanto ad Amburgo, Berlino, Vienna come in Italia. Onore a questi compagni anarchici!
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di Gilad Atzmon – The UNZ Review;– 27 febbraio 2021
Se gli israeliani sono confusi dal fatto che il loro governo li tratta come animali da laboratorio, se si chiedono perché la loro libertà di viaggiare, di socializzare o anche di guadagnarsi da vivere è evaporata, l’A.D. di Pfizer Albert Bourla si è prodotto ieri in una risposta sincera. In un’intervista alla NBC Bourla ha detto: “Ritengo che in questo momento Israele sia il laboratorio del mondo, perché stanno usando solo il nostro vaccino in tutto lo stato ed hanno vaccinato una gran parte della popolazione; possiamo quindi studiare sia l’economia che gli indici di salute“. Non ho alcun problema con gli esperimenti medici che coinvolgono esseri umani se i partecipanti sono pienamente consapevoli di tutte le possibili circostanze ed implicazioni del loro consenso. Questo non è successo in Israele. Per mezzo di “passaporti verdi”, il governo minaccia praticamente di penalizzare chiunque sia riluttante a partecipare a un esperimento “di laboratorio” per una gigantesca compagnia farmaceutica con un passato a dir poco discutibile.
I risultati di questo esperimento Pfizer-Israele non sono proprio incoraggianti. Sebbene sia possibile, come suggeriscono alcuni studi, che la maggior parte delle persone vaccinate abbia almeno una protezione a breve termine dalla Covid-19, nessuno può negare il fatto sorprendente che in sole 8 settimane di vaccinazione di massa il numero totale di morti per Covid-19 nello Stato ebraico è quasi raddoppiato rispetto al totale nei dieci mesi precedenti. Da quando Israele si è trasformato in una nazione di cavie, un virus che di solito colpiva gli anziani e le persone con gravi problemi di salute ha ora cambiato completamente la sua natura. Dopo appena 2 mesi di una campagna di vaccinazione di massa “di successo”, il 76% dei nuovi casi di Covid-19 si riscontra sotto i 39 anni. Solo il 5,5% ha più di 60 anni. Il 40% dei pazienti critici ha meno di 60 anni. Il paese ha anche rilevato un forte aumento dei casi di Covid-19 tra le donne incinte, con più di qualcuna in condizioni critiche. Nelle ultime settimane, i casi di Covid-19 nei neonati hanno avuto un’impennata del 1.300% (da 400 casi in bambini sotto i due anni il 20 novembre a 5.800 nel febbraio 2021).
Le prove raccolte in Israele indicano una stretta correlazione tra vaccinazione di massa, casi e morti. Questa correlazione indica la possibilità che siano i vaccinati a diffondere effettivamente il virus o addirittura che una serie di mutazioni sia responsabile del cambiamento radicale dei sintomi di cui sopra. Quando la NBC ha chiesto a Bourla se sia possibile infettare altri dopo aver ricevuto due dosi di vaccino, Bourla ha ammesso: “È qualcosa che deve essere confermato, e i dati del mondo reale che stiamo ottenendo da Israele e da altri studi ci aiuteranno a capirlo meglio“. Se Bourla non è sicuro che il suo “vaccino” impedisca la diffusione della malattia, perché lo vende in tutto il mondo? Perché qualsiasi governo dovrebbe permettere l’uso di questa sostanza prima che siano state prese tutte le precauzioni necessarie? Inoltre, alla luce della preoccupazione emergente che i vaccinati possano diffondere la malattia (che Bourla non nega), qual è il significato del “passaporto verde”? Immagino che un tale documento potrebbe essere facilmente sostituito da un “certificato di fessaggine” assegnato a coloro che sono stati abbastanza idioti da affidarsi al vaccino.
Ma Bourla non deve aspettare ancora molto per i “risultati” del suo “laboratorio”. Posso fornirgli i numeri più rilevanti, supponendo che lui o chiunque altro in Pfizer sappia leggere grafici elementari. Ogni paese che è caduto nella trappola della vaccinazione di massa ha visto un simile picco senza precedenti di casi e di morti. I grafici che seguono evidenziano indicano l’innegabile correlazione tra la vaccinazione di massa e un’impennata esponenziale di casi e morti di Covid-19. Il picco di casi viene spesso rilevato solo 2-3 giorni dopo l’inizio della campagna di vaccinazione di massa.
Nel momento in cui Israele ha iniziato le vaccinazioni, si stava verificando un brusco aumento esponenziale della morbilità e della mortalità. La Palestina, letteralmente la stessa terra, vedeva invece crollare il suo numero di casi e di morti
Bourla e il premier Netanyahu dovrebbero fare uno sforzo intellettuale e spiegarci come sia possibile che a Gaza, una prigione a cielo aperto e uno dei pezzi di terra più densamente popolati del pianeta, il numero dei casi di Covid-19 sia minimo e [soprattutto] senza “vaccino”. Ma la Palestina non è sola, poiché la situazione in Giordania è simile. Mentre Israele ha visto le cifre di mortalità per Covid-19 sfondare il tetto, le morti per Covid-19 in Giordania da metà novembre in poi sembrano una pista da discesa libera.
La Gran Bretagna ha vissuto una tragica esperienza simile, se non identica. Ha avviato la campagna di vaccinazione di massa il 7 dicembre solo per vedere il suo numero di casi e morti di Covid-19 aumentare come mai in precedenza.
A quella data, la Gran Bretagna ha visto il proprio Servizio Sanitario (NHS) andare in pezzi, mentre i paesi vicini, che erano stati lenti a prendere una decisione sulla vaccinazione, vedevano il numero di casi di Covid-19 diminuire rapidamente.
Ovviamente non sono l’unico a vedere che qualcosa è andato drammaticamente storto in Israele. Un gruppo di ricercatori dissenzienti che ha esaminato i numeri coinvolti nell’attuale esperimento israeliano della Pfizer ha pubblicato due settimane fa uno studio dettagliato. “Concludiamo“, hanno scritto, “che i vaccini Pfizer, per quanto riguarda gli anziani, hanno ucciso durante il periodo di vaccinazione di 5 settimane circa 40 volte più persone di quanto la malattia stessa avrebbe ucciso, e circa 260 volte più persone della malattia tra la classe di età più giovane.” Sulla base dell’esperimento di “laboratorio” Pfizer/Israele, ho tratto la seguente sarcastica conclusione: se ti prendi il coronavirus puoi morire, ma se segui il percorso della Pfizer, non solo vedi scendere la tua possibilità di sopravvivenza dal 99,98% della Covid-19 al 95%, ma puoi anche uccidere altre persone lungo il cammino.”
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https://www.unz.com/gatzmon/hot-off-the-press-pfizer-ceo-albert-bourla-admits-israel-is-the-worlds-lab/
(fonte: ComeDonChisciotte)