Dobbiamo rinviare la stesura del dettagliato rapporto sulla lotta, sociale e politica, in corso in Francia per battere in piazza il governo Macron cioè ricacciargli in gola e nel culo l’imposizione del green pass e dell’obbligo vaccinale per i lavoratori della sanità.
E’ evidente che gli sviluppi e l’esito della guerra di classe (mascherata da “guerra alla malattia Covid 19) in atto sul teatro francese si riflettono e si rifletteranno su tutti i fronti della medesima guerra, in particolare sul nostro, italiano.
Ammettiamo di non avere, al momento, la lucidità necessaria per raccogliere e ordinare le tante questioni che, si può dire di giorno in giorno, si intrecciano e si aggiungono. Siamo troppo scossi dagli eventi di casa nostra, pur avendoli perfettamente previsti. Ma un conto è prevedere, altro è cominciare ad assaggiarne i concreti effetti sulla propria pelle. Abbiamo visto ballare i sorci verdi fuori dall’uscio come abbiamo scritto. Ora sono entrati in casa e cominciano a rodere le calcagna. E sono tanti, i sorci.
La lotta in Francia dunque: poco, anzi nulla, importano le nostre chiacchere. In questo momento della lotta importa LA ENERGIA FISICA che le masse mobilitate scaricano nella loro azione di piazza. Come abbiamo già detto il giorno prima di sabato 17 luglio, atto primo per riuscire a far battere il nemico in ritirata. Il secondo atto ha, fra le altre cose, ha registrato un fatto di notevole rilievo, anche “militare”, per la lotta: per la prima volta dopo la sconfitta subita il 21 settembre 2019 gli indomiti gueux si sono riaffacciati minacciosi sui Campi Elisi (e noi sappiamo bene cosa significa per loro – e per noi – “prendere” les Champs. I lettori distratti di questo sito, vedano qui: http://www.nucleocom.org/archivio/archivionote/gueux.htm per capire di cosa concretamente parliamo).
Fatto ancora più rilevante in quanto compiuto nella
più totale assenza di quelli che potremmo chiamare i figliuoli
a loro insaputa numerosissimi anche in Francia (la quasi
totalità della “estrema sinistra”) pur non
essendoci colà un Gen. Figliuolo a minacciare “di
stanare” i renitenti. Diciamo solo questo per ora: spicca fra
questi figliuoli d’oltralpe il
caso dei barricadieri parigini – vedi il
sito di raccolta e collegamento Paris en lutte –
del tutto assenti dall’azione di piazza. Evidentemente la
lotta, la lotta contro l’obbligo vaccinale e contro il green
pass, non li riguarda. E difatti se visionate il loro sito (almeno fino
alla data 25 luglio) troverete di tutto, a cominciare dalla
“mobilitazione per la rivoluzione del Rojava”, alle
vicende dei migranti, all’antisemitismo ecc. ecc., salvo UNA
SOLA PAROLA su quanto sta avvenendo nel paese. Vogliamo proprio vedere
arrampicandosi su quali specchi questo genere di barricadieri
riusciranno a presentare il movimento di lotta come “fatto
reazionario e della piccola borghesia”,
“cripto-fascista o fascista tout-court” o che altro
saranno capaci questi figliuoli di sciorinare per mascherare
il loro oggettivo sostegno al governo e allo S tato (dove
risiedono, piccolo particolare, le centrali del vero fascismo). Staremo
proprio a vedere.
Stendiamo un velo pietoso, per il momento, sul tradizionale e storico
raggruppamento “trotskista” francese cioè
Lutte Ouvrière forse troppo impegnato a pensare se candidarsi
da solo alle prossime elezioni oppure insieme ad altri soci
“trotskisti”. Senz’altro LO raggruppa un
sacco di compagni seri e disciplinati ma proprio questo fatto rende
avvilente forse più che vergognosa la diserzione di questa
forza organizzata dal campo della lotta, della guerra di classe.
Dipendesse da loro e dalle altre presunte
“avanguardie”, staremmo freschi. Per fortuna il
movimento reale se ne fa un baffo di queste miserie. Figliuoli
a vostra insaputa di tutto il mondo: alla fine una risata vi
seppellirà!
26 luglio 2021