nucleo comunista internazionalista
note




Ruvidi paragoni (rovistando il vecchio scaffale)

1936  ITALIA (FASCISTA) – ETIOPIA
2007  ITALIA (DEMOCRATICA) – AFGHANISTAN

Per Cecil Rhodes, rappresentante della liberale borghesia inglese fine ’800, l’imperialismo “è una questione di stomaco”. Diceva: “Se non si vuole la guerra civile, occorre diventare imperialisti”.

Il regime fascista dichiara apertamente il suo imperialismo e ne rivendica con orgoglio la funzione civilizzatrice. “Predoni e briganti” sono i Ras locali che non si sottomettono, “folle” il loro tentativo di aizzare la rivolta popolare.

L’attuale regime democratico, nato dalla Resistenza, vuole, come il Maresciallo Graziani, portare “ogni bene” alle popolazioni che pretende contribuire a “liberare” ma si sforza di nascondere il suo imperialismo sotto un’Himalaya di ipocrisia. Le guerre diventano “missioni di pace”, le aggressioni neo-colonialiste “missioni umanitarie”. Diciamolo: quanto era più onesto e schietto il fascismo!

Grandi le differenze fra i due regimi certo. Ad esempio nell’attuale regime democratico, nato dalla Resistenza, c’è, come si dice, una dialettica appunto democratica. Persino una “estrema sinistra” liberamente può esprimersi e battere i pugni in Parlamento, salvo poi votare e rivotare insieme alla destra (il più possibile alla chetichella. Grazie! Padre Zanotelli per aver squarciato il silenzio) il rifinanziamento delle “missioni di pace all’estero”.

Vi è inoltre un’altra grande differenza: alla stampa e agli organi di informazione di regime non vengono più assegnate le medaglie di bronzo al valor militare, né ai giornalisti, nemmeno a quelli che più si sono distinti sul campo, viene più conferita la croce di guerra.

I “pezzi” d’epoca sono tratti da “ANNALI DEL FASCISMO” n. 7 Luglio 1936

29 novembre 2007



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