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dal sito ANSA.it
2008-04-24 14:24

DAL VESCOVO A VENDOLA, EMOZIONE NELLA CRIPTA

Rose color pesca e gialle ai bordi delle colonne e, al centro della cripta, nella grande teca, il corpo di Padre Pio: è stato “un momento di grande emozione”, come lui stesso ha detto, quello che il cardinale José Saraiva Martins, ha vissuto insieme con i concelebranti e con le autorità, nel Santuario della Madonna delle Grazie, a poca distanza dal sagrato dove poco prima aveva presieduto la celebrazione eucaristica fatta per l'ostensione delle spoglie del frate di Pietrelcina.

La cripta era piena di vescovi, preti, suore, e autorità. Ed erano presenti anche i parenti di San Pio. Ma i più emozionati apparivano i frati cappuccini che stringevano tra le mani le macchine fotografiche per immortalare il momento. Nella cripta superiore, benedetta e aperta al pubblico il 22 settembre del 1968, è stato vissuto sicuramente un altro momento di profonda commozione.

Emozionato e con le lacrime agli occhi anche l'arcivescovo di Manfredonia-Vieste-san Giovanni Rotondo, mons.Domenico Umberto D'Ambrosio, che stringeva nelle mani un fazzoletto bianco. Molto provato, stanco, appena lasciata alle spalle la cripta, nella stanzetta attigua, mentre si spogliava degli abiti indossati durante la celebrazione ha ammesso: “Sì, sono molto commosso. Dopo 40 giorni con lui è un po’ come se vivessi un distacco”.

Emozionato anche il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che, insieme con le altre autorità, ha seguito la processione ed è entrato nella cripta, dove si è chiuso in un momento di profondo raccoglimento. I frati del convento, subito dopo la benedizione impartita dal cardinale Martins, si sono scambiati abbracci, sorridendo, e sono stati in molti, tra loro, quelli che non hanno saputo trattenere le lacrime. Nella teca, San Pio aveva la maschera in silicone. “Vederlo - ha detto un frate cappuccino di Campobasso subito dopo essersi trattenuto in ginocchio davanti alle spoglie - ricorda il momento della sua morte. Il cuore mi batte forte”.